Descrizione
Vi siete mai chiesti se dietro ai più celebri capolavori dell’arte italiana si nascondano tormentate storie d’amore fra giovani apprendisti di bottega? E quali nozioni di genere ci raccontano i ritratti ufficiali di duchi e duchesse rinascimentali? Fino a che punto si spingevano i pittori della Firenze del Quattrocento per difendere il loro orientamento sessuale?
La storia della Galleria degli Uffizi è già un affascinante racconto iniziato nel 1560 quando Cosimo I de’ Medici, il nuovo duca di Firenze, decise di demolire il famigerato Quartiere della Baldracca, noto per la prostituzione, per costruire il nuovo Palazzo delle Magistrature fiorentine. Furono poi i figli del duca, Francesco e Ferdinando, a trasformare questo luogo nel primo, vero museo privato d’Europa. Tra sensazionali affreschi che glorificavano la stirpe medicea associandola a Roma e preziose sale alchemiche decorate da splendidi gioielli esotici, si andava componendo la più celebre collezione d’arte al mondo, che ancora oggi attrae centinaia di migliaia di visitatori ogni anno.
Ben presto, le collezioni dei Granduchi di Toscana diventeranno il modello per tutti i regnanti d’Europa, mentre le opere del Rinascimento italiano saranno studiate e apprezzate da studiosi provenienti da ogni parte del mondo. Tuttavia, per secoli si sono ignorati aspetti fondamentali di queste immagini, in particolare quelli che si riferiscono all’ideologia di genere e alla straordinaria spinta progressista della pittura umanista deliberatamente in lotta contro l’egemonia religiosa.
Il nostro percorso vuole mettere in luce la storia queer dei capolavori della Galleria degli Uffizi alla luce delle nuove scoperte sulle biografie dei pittori del Rinascimento e degli studi sul genere. Vedremo insieme come la filosofia dell’amore platonico si applicasse anche alle arti figurative e vi racconteremo delle vicende pubbliche (e private) di giovani artisti emergenti che vivevano le proprie relazioni omosessuali alla luce del giorno… o quasi!
Imparerete perché Sandro Botticelli arrivò a dipingere una complessa allegoria per difendersi dalle accuse di sodomia, cosa si intendesse per “androginia” nel Rinascimento e quali passioni tormentavano l’animo di Leonardo da Vinci, Michelangelo e Caravaggio! Vi racconteremo anche le vicende di coraggiose donne pittrici come Artemisia Gentileschi che sacrificarono tutto pur di vivere la loro professione lontano dal giudizio maschile!
Non crediate che questo sia il solito vecchio tour aneddotico, Le storie queer degli Uffizi è un percorso ricercato e approfondito, che non vi darà soltanto il contesto storico in cui inserire le opere e il loro significato, ma vi permetterà di riconoscere gli elementi più trasgressivi e iconici del Rinascimento fiorentino, un vero e proprio momento di affermazione della libertà di espressione personale e sociale!
Che cosa faremo insieme
- Ci concentreremo sui capolavori della Galleria degli Uffizi con un occhio rivolto alle vicende personali degli artisti e alla loro espressione di concetti quali amore, sessualità e mitologia
- Vi racconteremo del contesto queer della Firenze rinascimentale e di come la pittura sia collegata a questo momento di grande orgoglio individuale
- Vi mostreremo quadri di solito non inseriti nei tradizionali percorsi turistici
- Aggiungeremo nuovi significati e interpretazioni ai celebri capolavori del canone artistico
Informazioni Pratiche
IMPORTANTE: Il tour è privato! Scegliete l’orario e il giorno più comodo.
ORARI: Il tour è disponibile tutti i giorni tranne il lunedì.
ACCESSI: Il prezzo del tour non comprende il prezzo d’ingresso al museo. I biglietti sono sempre a carico del cliente. Noi faremo le prenotazioni per voi in modo da garantire l’ingresso in modo rapido!
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